dal "Diario di Anna Frank"
27 aprile 2008
" Non mi trattano mai in modo uguale. Un giorno Anna è tanto saggia e può sapere tutto,il giorno dopo sento dire che Anna è un'oca , una sciocchina, che non sa nulla e immagina d'aver imparato chi sa cosa dai libri. Non sono più la bambina viziata di cui si può ridere qualunque cosa faccia. Ho ideali, idee e piani miei propri, ma non so ancora esprimerli con parole. Ah, quante cose mi vengono in mente di sera quando sono sola, o durante il giorno quando debbo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni! Perciò finisco sempre col ritornare al mio diario, è il mio punto di partenza e il mio punto di arrivo, perchè Kitty è sempre paziente; le prometterò che nonostante tutto continuerò a fare la mia strada e a inghiottire le mie lacrime. Vorrei soltanto vederne già i risultati, o almeno essere incoraggiata, non fosse che una volta, da qualcuno che mi voglia bene. Non mi condannare,ma considera che anch'io talvolta posso sentirmi il cuore pieno."
3:20 PM
< E' un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perchè esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perchè continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo >
(dal Diario di Anna Frank)
9:03 PM
Bellissimo veramente questo passo,veramente un pensiero che si trova spesso a vagare ultimamente nella mia testolina di quindicenne instabile e nervosa.
Il Diario di Anna Frank è un vero capolavoro,un opera sincera,storica certo,ma anche dannatamente adolescenziale,perchè in ogni pagina è possibile ritrovare qualche sfumatura che rimanda il lettore a pensare che la scrittrice di quel libro è "semplicemnte" una ragazzina,con i suoi problemi da adolescente,oltre a quelli del conflitto mondiale in cui è dentro.
Milekì,ti amo! grazie di tutto <3